Lo Studio della Storia ci dice che l’attuale Genova è frutto di un atto amministrativo effettuato nel 1926 in cui furono inglobati 18 comuni limitrofi al Centro, permettendo la creazione di quella che è chiamata la “Grande Genova”.
Questa nemesi storica ha fatto si che rispetto alle aree urbane delle altre grandi città italiane quella genovese si distingue per il fatto di non avere veri e propri quartieri periferici, ma piuttosto una serie di cittadine con un forte senso di appartenenza, una consolidata struttura economica e sociale e un proprio centro storico, non percepite socialmente come periferie.
Questa caratteristica, unica in Italia, porta a dire che Genova deve essere vista non come una voce sola, ma bensì come un coro Polifonico, in cui ciascuno possa far risaltare la propria voce in sintonia con le altre.
Occorre quindi guardare allo sviluppo della Città non in maniera Centralizzata ma, comprendendo la storia, in maniera Policentrica, non Localistica, recuperando valori e tradizione radicati territorialmente ma che costituiscano un’unica linea di conoscenza dal Levante al Ponente Genovese
NextGE si propone quindi di creare nuove connessioni sul territorio unendo attori eterogenei, creando quel valore di scambio che permette questi di dare prospettive concrete al cambiamento facendo:
- Risaltare le singole specificità all’interno di una visione integrata di un nuovo modello cittadino
- Ragionare di temi di ampio respiro in modo approfondito, parlandone semplicemente, in un modello di condivisione con chi opera costantemente all’interno dei singoli territori
- Agire in maniera proattiva individuando delle proposte fattibili e sostenibili finalizzate al rilancio della città

